Casa del Popolo a Corona: “No alla propaganda su una iniziativa così nobile”

Il Comune ipotizza una struttura per bisognosi nell’ex scuola di Villa Pavone, il consigliere ricorda le aspettative dei residenti su quella struttura

TERAMO – Piovono critiche sul consigliere comunale di opposizione della lista ‘Oltre’, Luca Corona, che ha riportato, nell’ultimo question time consiliare, la contrarietà di alcuni residenti della zona di Villa Pavone per l’ipotesi annunciata dall’assessore al sociale Ilaria De Sanctis di utilizzare la vecchia scuola in viale Europa, già seggio elettorale e poi sede del Comitato di quartiere, da tempo inagibile,.per destinarla a struttura di ricovero per meno abbienti.

Sulla presa di posizione di Corona intervengono il Centro politico Santacroce e la Casa del Popolo: “Leggiamo con disappunto le dichiarazioni del consigliere Luca Corona che preferisce una soluzione di parte per la riqualificazione della scuola di Villa Pavone rispetto al progetto di creare una struttura attrezzata per chi è in situazioni di estremo disagio abitativo e sociale – scrivono i due collettivi -. Non c’è nulla di sbagliato nel chiedere spazi per le realtà di quartiere quando ci sono, anzi ben venga una soluzione a tali mancanze, ma fare propaganda politica su un progetto così umanamente nobile ci sembra quantomeno pretestuoso“. 

Con una struttura attrezzata e con dipendenti qualificati – scrivono Casa del Popolo e Centro Politico Santacroce – si allevierebbe almeno in parte la problematica abitativa, al centro della nostra azione politica da anni e mai affrontata direttamente dalle varie amministrazione succedutesi fino a oggi. Si darebbe un segnale di discontinuità costruendo soluzioni concrete. La proposta di un confronto con il quartiere è sempre necessaria, auspichiamo un incontro con i residenti e i componenti del comitato di quartiere per  aprirsi a temi veri e umani toccando con mano la realtá del posto e magari lanciare la proposta di fare sia la struttura sia uno spazio per il comitato. Si intreccerebbero tante persone con le loro storie e si costruirebbe comunitá dal basso“.

Corona dal canto suo sostiene la validità del progetto, ritenendo però che il Comune abbia altre strutture da adibire a questo scopo soprattutto perchè la comunità locale attende da tempo di rientrare in possesso della sede del proprio Comitato di quartiere e centro di aggregazione sociale: “Si va a togliere una struttura sempre destinata al quartiere per socializzazione e attività ludiche – dice il consigliere comunale di opposizione -. Poi il quartiere non avrà più spazi idonei per incontrarsi e fare le giuste attività per l’intera comunità“.